Se dovessi pensare a chi sia Giorgietto Giugiaro, penserei a un genio. Alla pari dei grandi pittori, scultori e architetti che con il loro pensiero rivoluzionario, hanno fatto la storia.
Giugiaro non ha niente in meno di loro, ma a differenza di una tela, di un blocco di marmo o di un edificio, lui lavora con una matita e disegna auto.
Un visionario che ha dato vita ad oltre 200 progetti e che quest’anno festeggia 80 anni, molti dei quali passati a sognare, concretizzare, far impazzire il mondo.



Tra le sue auto più amate, le Maserati Bora e Merek, l’Alfa Romeo Alfetta GT/GTV, la Golf, la Lotus Esprit, la BMW M1, la DeLorean DMC-12 del film “Ritorno al futuro”, la Lancia Delta, la Fiat Panda, la Lancia Thema, l’Alfa Romeo 159, la Fiat Punto, la Opel Manta, la Maserati Boomerang, la Lamborghini Calà, la Bugatti EB118, la Gea.



Giugiaro ha cominciato la sua carriera alla Fiat. È qui che ha mosso i primi passi, prima di fondare nel 1968 la Italdesign insieme ad Aldo Mantovani. I suoi incredibili progetti lo hanno portato a raggiungere riconoscimenti in tutto il mondo a partire da sette lauree ad honorem, sei Compasso d'Oro, tre Auto dell'Anno e due Volanti d'Oro. Nel 2001 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, lo ha nominato Cavaliere del Lavoro, nel 2007 ha ricevuto da Giorgio Napolitano il 'Premio Leonardo' in quanto ritenuto "tra coloro che hanno contribuito a plasmare il corso dell’industria europea dell'automobile e per aver concorso in modo significativo ad affermare e promuovere l'immagine dell’Italia nel mondo". È inoltre celebrato nell’Automotive Hall of Fame americana di Detroit.

Giugiaro, un’eccellenza italiana, a cui auguriamo altri 80 anni di successi.