Esattamente 70 anni fa, l’8 giugno 1948, veniva immatricolato per l'uso stradale il telaio 356-001. Si trattava del prototipo della Porsche 356, la spider 2 posti ancora oggi conservata nel museo della Casa.
Da quel giorno il marchio di Stoccarda ha influenzato la storia universale dell’automobilismo, collezionando successi sportivi e di mercato, diventando il punto di riferimento di fedeli appassionati e collezionisti.
Abbiamo selezionato 7 modelli Porsche (+1) fra i più significativi ed identificativi dello stile originale del marchio, per rendere omaggio ai suoi 7 decenni di storia.


Porsche 356 (1948)



Non potevamo che iniziare dalla capostipite della dinastia Porsche. Nata dall’idea di creare una vettura sportiva su base Maggiolino Volkswagen, è conosciuta dagli appassionati con il nome di Superleggera per la sua scocca in alluminio battuto a mano, che le dava peso di gran lunga inferiore alle altre auto dell’epoca. Questo e la sua linea aerodinamica le permettevano di arrivare ai 140 km/h. Il motore, originariamente di 1,1 litri, poi portato nelle diverse versioni a 1,2 - 1,3 - 1,6 e 2,0 litri, aveva un range di potenze che spaziava dai 40 CV delle prime versioni agli oltre 110 delle versioni Carrera. Con la 356 non è nato quindi solo il mito Porsche, ma anche la denominazione Carrera (Porsche 356 Carrera Abarth GTL del 1960), che caratterizza da sempre i modelli più sportivi della casa.


Porsche 550 Spyder (1953)


Progettata per le gare stradali europee e americane di quel tempo, è rimasta in produzione per soli 4 anni. Leggera e potente, dotata di telaio “a scala” e di una carrozzeria particolarmente profilata ed elegante, si è guadagnata il suo successo tra il pubblico e i piloti. Il motore (un 4 cilindri boxer, raffreddato ad aria con quattro alberi a camme in testa) aveva un complesso sistema di distribuzione.. Talmente complesso che richiedeva una messa a punto e un processo produttivo di quasi 220 ore!
Negli anni è stata il modello protagonista di competizione come Le Mans, Sebring e Mille Miglia. Il più famoso pilota di questo modello fu l’attore James Dean, che perse la vita proprio a bordo della sua “Little Bastard” durante una gara nel 1955.

Porsche 911 (1963)


Il modello più conosciuto della casa, che dal 1963 a oggi continua a raccogliere successi e consensi, meritandosi il titolo di erede della 356.
Il suo nome in origine doveva essere 901, ma la casa fu costretta a modificarlo a causa di un brevetto già registrato da Peugeot, che da sempre nomina i suoi modelli con numeri composti da tre cifre con uno zero in mezzo.
Il suo motore, un 6 cilindri boxer raffreddato ad aria e montato a sbalzo sull’asse posteriore dalla cilindrata di 2 litri è diventato una vera e propria icona per Porsche, ma ha anche fatto storia per l’enorme impegno che richiede nella guida. Montando il motore posteriormente infatti, l’anteriore risultava troppo leggero e la leggenda narra che i proprietari, per ottenere una migliore stabilità, erano soliti inserire nel bagagliaio dei sacchi di sabbia.

Porsche 959 (1983)


Una delle auto più tecnologiche degli anni Ottanta, venne presentata per la prima volta nel 1983 ma la produzione di serie partì nell’86 e finì nel1989, per un totale di appena 292 esemplari costruiti.
Fra le tante innovazioni introdotte con questo modello spiccavano il sistema di trazione integrale PSK e un nuovo motore boxer da 2.850 cc e 450 cavalli, che grazie all’aerodinamica migliorata permetteva di raggiungere la velocità di 314 km/h, com un accelerazione da 0 a 100 km in 3.7 secondi. Proprio per questo la 959 fu l’auto stradale più veloce al mondo fino al 1987.
Ma la Porsche 959 non è stata solo la supercar più tecnologica degli anni ’80: è stata infatti capace, nel 1986, di vincere il rally più famoso del mondo, la Parigi-Dakar.


Porsche 993 (1993)


Questo modello è conosciuto soprattutto per essere l’ultimo raffreddato ad aria (con il “ventolone”), prima che il raffreddamento ad acqua prendesse il sopravvento con la serie 996. 
Costruita tra il 1993 e il 1998, questa serie della 911 andava a sostituire la serie 964, probabilmente l’ultima ad essere interamente fatta a mano. Questo modello è riuscito a combinare il fascino di una vettura ormai storica con i comfort moderni che si cercano in un’automobile. Il motore da 3,6 L, quasi completamente rivisto rispetto alla serie precedente, ha 272 CV e le sue prestazioni erano davvero interessanti per l’epoca. Anche per questo la Porsche 993 nel 1994 ricopriva il ruolo di pace car nel mondiale di Formula 1.

Porsche Panamera (2009)



Comparsa nel catalogo Porsche nel 2009, la Panamera è la prima berlina di lusso coupè (con 4 posti e 4 porte) della casa e deve il suo nome alle competizione agonistica Carrera Panamericana. Viene generalmente considerata l’erede della Porsche 989, concept car degli anni 80 e prima quattro porte in assoluto della Porsche. 
Non è stata accettata immediatamente dai puristi, che hanno visto questo modello (come successo anche con la Porsche Cayenne) come un tentativo del marchio di allargare la sua gamma al di fuori delle auto sportive ad alte prestazioni.
Nel 2016 è stata presentata la seconda generazione, mentre nel 2017, al Salone di Ginevra è stata presentata una versione shooting brake della Panamera II serie, costruita sulla stessa base, chiamata Panamera Sport Turismo.

Porsche 918 Spyder (2010)


Questa vettura è il primo veicolo ibrido progettato dalla casa tedesca. È stato presentato come concept car nel 2010 al Salone di Ginevra e poi in veste definitiva nel 2013. Fin dall’inizio questo modello è stato pensato per essere prodotto in un numero limitato di esemplari (918), destinati principalmente al mercato statunitense. È dotata di trazione integrale, con un motore V8 endotermico posteriore centrale e 2 motori elettrici, posti rispettivamente uno sull’asse anteriore e uno sull’asse posteriore, passa da 0 a 100 km/h in 2,6 secondi e ha una velocità massima di 345 km/h. In modalità esclusivamente elettrica invece raggiunge la velocità massima di 150 km/h e passa da 0 a 100 km/h in 6,2 secondi.


Non possiamo non concludere il nostro articolo per celebrare il compleanno Porsche senza nominare il futuro della casa:

Porsche Mission E



Questa vettura infatti sarà la prima vettura della casa completamente elettrica. Per il momento è ancora un concept. Nato nel 2015, è ancora in fase di sviluppo ma la casa sembra avere le idee ben chiare su quelle che saranno le caratteristiche di quest’auto. Avrà infatti 500 km di autonomia e sarà capace di raggiungere in meno di 3,5 secondi i 100 km/h . Ma la velocità non sarà l’unica caratteristica di questa vettura. La distribuzione dei pesi e il baricentro infatti sono stati studiati per affrontare le curve con velocità e precisione, garantendo la sportività e il comfort tipici del marchio. Al centro del progetto infine c’è anche l’idoneità all’uso quotidiano. Per questo motivo, Porsche ha raddoppiato a 800 volt la tensione di carica per ridurre il tempo necessario di un rifornimento a 15 minuti. Giusto il tempo di un caffè.