Abbiamo intervistato Alberto Vassallo, founder di Car&Vintage, la community che unisce la passione per le auto a quella dell’arte e delle persone, e che su Instagram conta più di 400.000 followers attivi, 18 milioni di visualizzazioni al mese e una media di 20.000 like a foto.

  • Come è nata la tua passione per l’auto e per l’auto d’epoca?
La nostra piattaforma social web è nata 3 anni fa per la mia passione per le corse e le auto da corsa, poi di conseguenza si è creata questa sinergia, che più che auto motive, è auto classica che per noi è considerata arte, quindi non ci siamo concentrati sulla parte tecnica, ma sull’arte dell’auto, ovvero il design avanguardistico. Abbiamo creato quindi qualcosa che 3 anni fa nessuno aveva ancora fatto, l’unione tra persone, auto e oggetti d’arte che girassero intorno all’automobile.
È nata quindi Car&Vintage; noi seguiamo tutti gli eventi che ruotano intorno all’automobile del mondo, Pebble Beach, Goodwood, Monaco Historique, Auto e Moto d’Epoca, e ogni settimana usciamo live durante qualche evento, abbiamo i nostri fotografi in giro per il mondo creando così anche una rete di talent scounting per reclutare fotografi oltreoceano. Lo scopo è di informare le persone riguardo il mondo dell’auto classica e del motorsport.


  • Visto che segui tantissime manifestazioni in giro per il mondo, mi potresti descrivere con due aggettivi gli eventi più importanti a cui partecipi?
Pebble Beach ha una location pazzesca ed è molto intrigante dal punto di vista dei personaggi che la frequentano. Goodwood è sportivo e il più adatto a chi è affine al mondo delle corse. Villa D’Este: elegante e italiano. Auto e Moto d’Epoca: culturale e adatto alla compravendita. Questo è un evento raro, che unisce i giovani alle auto classiche.

  • Tu sei un grande appassionato di motorsport, e corri. Come è nata la tua passione?
Tutto è nato quando ho visto una Lancia Stratos Alitalia, avrò avuto circa 8 anni; stava correndo un rally dove abito io, in provincia di Cuneo e la ricordo con la sua ivrea Alitalia molto colorata che mi è rimasta nel cuore. Poco dopo ho cominciato a guidare i kart e poi le macchine. La mia passione è stata trasferita su Instagram perché lo considero attualmente il mezzo migliore. Il web permette di essere live e di condividere moltissimi contenuti durante la giornata. È un mezzo assolutamente dinamico, imparagonabile con la carta stampata.

  • Qual è la tua auto dei sogni? Quella che se non ci fosse un limite di prezzo tu vorresti assolutamente portarti a casa?

L’Alfa Romeo 33 stradale. Per me è l’auto più importante dal punto di vista del design avanguardistico e quest’anno ho avuto la fortuna di vederla vincere la Coppa d’oro a Villa d’Este e devo dirti che è un’auto che tra proporzioni, rumore, cura dei dettagli degli interni che sembrano quasi disegnati da un Carlo Mollino o da un Gio Ponti, è davvero un sogno. Poi come ogni ragazzo degli anni ’80-’90, ti dico anche l’F40 perché è l’auto che ha più “muscoli”.

  • Che tipo di pubblico ha Car&Vintage?
Il nostro pubblico parte dai 20 anni e arriva fino ai 40 circa. Il nostro target è formato da giovani e questa cosa mi ha stupito molto perché spesso si sente dire che i ragazzi non siano interessati all’auto classica ed invece la nostra piattaforma stravolge questa credenza. Anzi, sono giovani che se ne intendono molto, si creano dibattiti tecnici sulle auto d’epoca dove il pubblico dimostra di avere una conoscenza davvero profonda delle storiche. Quindi con grande sorpresa e orgoglio dico che il giovane medio italiano, americano, tedesco, è molto appassionato del settore. Anzi ancora di più. I veri appassionati sono anche veri intenditori.

  • Quindi tu non vedi la famigerata crisi tra le classiche e i giovani?
La vedo perché secondo me dal punto di vista reale, i prezzi sono aumentati troppo, quindi rendono difficile un primo approccio tra un giovane e una storica. A parte questo, se c’è passione, non vedo il giovane particolarmente ostacolato. Basta vedere qui ad Auto e Moto d’Epoca. Fino a qualche anno fa c’erano dealer adulti, meccanici, gente del settore. Quest‘anno vedo con piacere tantissimi giovani

  • Le case automobilistiche lamentano che i giovani non abbiano più il desiderio di possedere un’auto d’epoca, anche a causa del car sharing, Uber, lising e altre forme di noleggio a breve e a lungo termine. Tu cosa ne pensi?
Questo è un problema reale sull’auto moderna, ma non sull’auto classica. Avere un’auto classica è come possedere un quadro, con un plus fondamentale: l’auto la puoi guidare.

  • Come dovrebbe essere l’auto moderna perfetta perché il giovane possa esserne attirato secondo te?
Che consumi poco e che vada veloce. Con un occhio di riguardo alla tecnologia, che è un argomento molto sensibile. Inoltre i giovani in auto sono sempre più distratti dagli smartphone, quindi servirebbero dei sistemi di sicurezza maggiori. Se fossi una casa automobilistica investirei molto anche sull’offrire dei corsi da piloti, non per insegnare ai giovani a correre in pista, ma per insegnar loro come comportarsi nella strada.

  •  Grazie Alberto è stato un vero piacere.
Anche per me, un saluto agli amici di My First Classic.