Bettina Biasion, la bellissima figlia diciottenne del
due volte campione del rally, Miki Biasion, terza dei quattro figli del pilota, ha accettato di raccontarsi a MyFirstClassic, per condividere con noi un pezzo della sua vita.
Bettina sta muovendo i suoi passi nel mondo del rally. La
giovane navigatrice ha iniziato ad approcciarsi al mondo delle quattro ruote seguita dal padre nel 2015.
- Tu sei cresciuta con la passione del rally in casa, quali sono i tuoi primi ricordi legati a questo mondo?
Sono nata e cresciuta in mezzo ai motori, tra gare e test ! Il mio ricordo più bello è quando mio papà durante dei test con il camion mi fece salire sul mostro con cui provava, che al tempo era alto 5 volte me!
- Quando hai capito che avresti voluto essere pilota?
Ho iniziato a correre e quindi a capire quanto mi piaceva stare in macchina da corsa quando dopo un brutto infortunio al ginocchio ho dovuto mollare gli sci e prendere in mano la mia “carriera” con le macchine.
- Hai un cognome importante e molto conosciuto. Nel tuo settore è stato un impedimento o un vantaggio?
Il cognome che porto è molto impegnativo a causa dei pregiudizi e le alte aspettative che hanno nei miei confronti. Ma anche di grandi vantaggio per il grande maestro (mio papà) che mi sta insegnando il mestiere.
- Com’è avere Miki Biasion come padre?
Per me mio papà non è Miki Biasion il due volte campione di rally del mondo, bensì il mio papino.
- Cosa ti auguri per la tua carriera da qui ai prossimi 10 anni?
Per la mi carriera non ho aspettative ma sogni; il mio sogno è quello di arrivare ad alti livelli, ma restando con i piedi per terra, so che non è un mondo facile da affrontare.
- Hai un’auto dei sogni? Se sì, quale?
L’auto dei miei sogni è sicuramente la
Delta s4 ma va benissimo anche una WRC Plus ahahha.
- Qual è stato il miglior consiglio che ti ha dato tuo padre quando ha saputo che anche tu avresti corso? E qual è il miglior consiglio che ti dà prima di una gara?
Il papà è un maestro molto severo, come navigatrice per ora mi ha sempre consigliato di stare molto concentrata su quello che faccio nell’abitacolo.
- Sei una ragazza in un mondo prettamente maschile. Hai trovato delle difficoltà? E se sì, di che tipo?
Essere una ragazza nel mondo dei motori cioè prettamente maschile mi sprona sicuramente tanto per far meglio, ma non mi spaventa per niente. Le donne possono essere capaci, competitive e determinate tanto quando gli uomini.
- Cosa diresti a una giovane ragazza che vuole inserirsi in un contesto come il tuo?
Direi semplicemente di provarci, provare non costa nulla.
- Cosa vuoi fare da grande Bettina?
Quando ero piccola da grande avrei voluto tanto competere in coppa del mondo con gli sci, ma ora ovviamente le carte in tavola sono diverse e spero solo di riuscire a fare una cosa che mi piaccia molto.
Buona fortuna piccola grande donna!