Sono passati 85 anni da quando la Peugeot decise di rivedere i suoi modelli e puntare su un aspetto nuovo per il mercato europeo: l’aerodinamicità.
A cavallo degli anni ‘30 e ‘50 l’aspetto tecnico e quello del design furono ben studiati dalla casa francese che si dimostrò la più attiva nel settore negli studi sull’aerodinamica.



Dal 1934 in poi Peugeot regalò al mondo dell’auto diversi modelli rivoluzionari, tra cui le 301 D e 601 D Coupé, le cabriolet, le roadster e le Eclipse 301, 401 e 601.
Al Salone dell’automobile di Parigi, nel 1935, fu presentata la mitica 402, che fu accolta con molto clamore, proprio per le novità per il mercato dell’epoca: il cambio a 3 marce era manuale, ma a richiesta era possibile ottenere un cambio elettromagnetico Cotal a 4 rapporti. In un'epoca in cui anche i cambi automatici erano in fase pionieristica, la 402 automatica fu la prima vettura del Vecchio Continente a montare un cambio automatico veramente valido.
Gli interni erano eleganti e confortevoli, rivestiti in pregiato velluto, applicato anche ai pannelli porta. La strumentazione di bordo comprendeva, oltre al consueto tachimetro, anche un amperometro, un indicatore per il carburante, uno per la temperatura dell'acqua ed un orologio. Caratteristica era la possibilità di aprire il parabrezza mediante due maniglie presenti internamente alla base del parabrezza stesso. Altrettanto particolare era la posizione della leva del cambio, situata proprio in mezzo alla plancia ed in posizione orizzontale.