Sempre più giovani si scattano Selfie mentre sono alla guida.
Quali conseguenze in termini di sicurezza personale e di esborso di soldi nel caso di contravvenzione, rischiano coloro che vengono colti sul fatto?
Oggi ci chiediamo, ne vale la pena?
Il termine Selfie nasce ufficialmente nel 2002, ma è solamente nel 2012 che comincia ad essere usato quotidianamente dai giovani (e più tardi anche meno giovani), di tutto il globo, complice la prima telecamera frontale dell’Iphone 4 che ha regalato indimenticabili primi piani personali ai suoi fruitori.
E così la moda è dilagata, arrivando non solo nelle nostre case ma anche nelle nostre auto.
Nel 2017 è uscita un’indagine con confermava che la distrazione causata da smartphone, era la responsabile primaria degli incidenti sulla strada, e che spesso la disattenzione consisteva nel fotografarsi o farsi un video alla guida, da postare successivamente o addirittura in diretta, sui social network. Per questo motivo lo stesso anno furono decretate sanzioni non soltanto per coloro che venivano colti con il cellulare all’orecchio ma le multe furono allargate anche a chi si scattava selfie o girava video mentre alla guida, poiché ciò era da considerarsi (giustamente) una violazione del codice della strada.
Ad oggi chi viene trovato con uno smartphone in mano (senza per forza parlare al telefono con qualcuno) rischia una sanzione da 161 a 647 euro; se nei due anni successivi commette lo stesso illecito, subisce anche la sospensione della patente da uno a tre mesi.
Avrà questo fermato centinaia di stories su Instagram mentre il ragazzo di turno canta in diretta una canzone alla radio mentre con la mano destra tiene il volante e con la sinistra lo smartphone?
No, purtroppo.
È di pochi giorni fa il risultato di un sondaggio che ha decretato che il 25% dei giovani europei (ovvero 1 su 4), si scatta un selfie mentre guida.
Ne vale la pena ragazzi? Seriamente