Dopo 21 milioni di esemplari costruiti dal 1938, la Volkswagen Maggiolino esce definitivamente di produzione: l’ultimo esemplare della terza generazione è stato costruito il 10 luglio, nella fabbrica messicana di Puebla.
La Volkswagen ha deciso per l’occasione di organizzare una cerimonia a Puebla, con la quale dare l’ultimo saluto ad una fra le auto più celebri della sua storia. Ma come è nata la leggenda?
L'auto che è stata per decenni un'icona assoluta, è nata nel 1934 per volere del dittatore tedesco Adolf Hitler, che incaricò l’ingegnere Ferdinand Porsche (definito dallo stesso Hitler il più grande progettista di tutti i tempi),di sviluppare un'auto per il popolo, perché a quell'epoca le vetture erano costosi oggetti per le élite.
Nel 1936 furono pronti i primi 3 prototipi (due berline e un cabriolet) cosicché, poco più tardi, Hitler affida l'incarico di trovare il luogo adatto per edificare la fabbrica del futuro Maggiolino. Il luogo che venne scelto, fu nella Bassa Sassonia, nei pressi del castello di Wolfsburg del conte Von Schulenberg, che si vide espropriate le sue terre per la costruzione della fabbrica. Il nome scelto per il futuro Maggiolino era KDF Wagen (Kraft Durch Freude Wagen), ovvero "Auto della forza attraverso la gioia"!
Inutile dire che Porsche tentò di opporsi a tale nome, ma la scelta era di Hitler in persona, e non ci fu nulla da fare.
Nel '39 la KDF-Wagen apparve ufficialmente al Salone di Berlino, ed era così moderna e rivoluzionaria da far sfigurare le concorrenti.
Nel settembre '39 iniziò la seconda guerra mondiale e la produzione civile del Maggiolino è convertita in militare; ciò avrà molta rilevanza per il futuro del Maggiolino perché a causa della guerra esso dovette subire il più duro collaudo al quale mai nessun'altra auto era stata prima (ed oggi) sottoposta.
E se la cavò benissimo.
Durante la guerra, gli edifici di Wolfsburg furono quasi completamente distrutti dai bombardamenti e i macchinari superstiti, trasferiti in decine di cantine e autorimesse private, così terminato il conflitto si pensò subito alla ricostruzione della fabbrica e per rimetterla in piedi furono ingaggiati operai italiani.
Nel frattempo l'ingegnere Ferdinand Porsche morì il 30 gennaio del 1951, lasciando a suo figlio Ferdinand "Ferry" Porsche la guida della sua casa automobilistica. Pare che, una volta tornato in Germania, si commosse vedendo quanti "suoi" Maggiolini giravano per le strade.
Dagli Anni '70 però la Volkswagen Maggiolino subì la concorrenza delle utilitarie più recenti e moderne, tanto che a fine Anni 60 la casa tedesca si trovò costretta a lanciare altri modelli per sopperire al calo di vendite: prima le meno fortunate Type 3 e Type 4, poi la Golf (nel 1974). La Maggiolino però ha continuato ad essere prodotta e venduta all'estero, in Paesi con un pubblico di automobilisti meno esigente rispetto all’Europa o agli Stati Uniti: qui la Beetle ha continuato a far valere le sue caratteristiche di affidabilità e robustezza.
L'ultimo esemplare è stato assemblato nel luglio 2003 in Messico.