L’Alfa Giulia arrivò, nel 1962, come una cometa. Motore 1600, nervature aerodinamiche sia anteriori che lungo il profilo troncato della coda, brillante, veloce, sicura in curva e affidabile in frenata: quando fu presentata, quest’auto fu uno shock per l’intero settore. Superato lo stupore iniziale, però, questo modello diventò presto ciò che era destinato a essere: uno straordinario successo. Le caratteristiche dell’Alfa Giulia la rendevano superiore a qualsiasi auto con motorizzazione equivalente: la serie T, con 92 cavalli, sfiorò i 176 chilometri orari nella prova di Quattroruote. Le sue prestazioni e la continua evoluzione meccanica – freni a disco, cambio a cloche, i 98 cavalli raggiunti dalla Giulia Super – la fecero diventare in breve tempo l’auto di punta sia delle forze dell’ordine sia dei criminali. Velocissima, a quattro porte, la sua prima pubblicità la descriveva come “disegnata dal vento”. E sembrava fosse proprio così.